Perché
un atlante lessicale
INFORMATIZZATO
L'adozione di tecnologie informatiche
per la classificazione, analisi ed elaborazione dei materiali
raccolti sul campo rappresenta ormai un requisito
irrinunciabile nella costruzione di un atlante linguistico.
L'apporto di queste tecnologie non è circoscritto a velocità
e precisione nel recupero delle informazioni, ma riguarda
soprattutto le possibilità di studio e di ricerca di cui i
dati si rendono suscettibili.
Il computer rende innanzitutto più
rapide e precise le procedure di ordinamento e ricerca dei
materiali dialettali raccolti. Nel caso di un atlante
linguistico, ciò equivale a riproporre percorsi canonici tra
i materiali dialettali incentrati su variabili quali la
domanda di cui il dato costituisce risposta, il punto di
inchiesta in cui esso è stato reperito e, nel caso di atlanti
con spessore socio-linguistico, gli informatori che l'hanno
attestato: ogni dato dialettale è parte di tre
"quadri" diversi, rispettivamente la carta
linguistica, il repertorio lessicale - o dizionario - di una
parlata locale, e l'idioletto di un informatore.
Ma il ruolo dello strumento informatico
non è circoscritto alla sfera tecnica, quale efficiente
manipolatore di dati (per consultazione, pubblicazione, ecc.).
Il computer può avere un impatto innovativo sul versante più
strettamente metodologico, ovvero sulle possibilità di
classificazione e ricerca di cui si rendono suscettibili i
dati, in quanto - se opportunamente usato - è in grado di
orientare e ridefinire le loro possibilità di
elaborazione.
L'informatizzazione dell'ALT ha cercato
di combinare questi due approcci, affiancando alle canoniche chiavi di
accesso ai materiali di un atlante linguistico la possibilità
di effettuare interrogazioni personalizzate sull'intero corpus
dei materiali dialettali raccolti attraverso la combinazione
di parametri di tipo
linguistico ed extra-linguistico.
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