Perché
un atlante lessicale
TOSCANO
Nel panorama italiano la Toscana è una
regione singolare: patria della lingua letteraria, ha nella
maggior parte del suo territorio dialetti prossimi
all’italiano e un lessico che coincide in gran parte con
quello della lingua: ma non sempre e dappertutto.
L’attenzione è perciò appuntata non sulle coincidenze, ma
sulle divergenze dalla lingua, e sulla frammentazione interna
alla regione che si manifesta zona per zona, luogo per luogo,
con parole diverse per lo stesso concetto, significati e
valori diversi per una stessa parola. I dati raccolti non
permettono soltanto di delineare le contrapposizioni areali,
ma danno una visione attuale e dinamica della situazione
regionale registrando parole vive classificate socialmente e
parole moribonde: o perché troppo particolari, non passate
neppure all’italiano regionale, o perché legate a tecniche
ed oggetti in via di scomparsa o del tutto decaduti. Se certe
voci possono essere solo un ricordo, altre vivono nell’uso
scherzoso o quando si richiede una particolare espressività e
tonalità. Ricco poi è l’insieme delle parole dell’uso
quotidiano, proprio quelle che gli stessi toscani non
avvertono -o non avvertivano- come dialettali, ma che
contrappongono l’uso di Toscana agli usi di altre aree
d’Italia.
Dunque un atlante toscano per
evidenziare e misurare anche la dialettalità di un lessico
che con varia articolazione non è del tutto sovrapponibile a
quello di lingua.
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