Chi
parla il dialetto “non si intende”, i toscani sì!
E’ la comprensione che distingue non pensando che
la comprensione che si prende a modello è la propria e non
quella dei non toscani.
Al
punto 20, Rivoreta, sull’Appennino Pistoiese, abbiamo una
situazione che possiamo dire esemplare della maggior parte
della regione:
- parláta è detto delle varietà linguistiche toscane, tra le quali la comprensione rimane salva,
- mentre dialetto è detto per esempio dell’emiliano o del siciliano, che
presentano difficoltà di comprensione (!).
Gli
informatori includono la propria varietà linguistica nella categoria delle parlate; ritengono
inoltre il loro parlare più corretto e più vicino all’italiano di altre varietà toscane, come ad esempio
quella livornese, quella lucchese, quella pratese.
Altri
centri forniscono risposte
e osservazioni analoghe.
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