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Contiene la sigla numerica identificativa del punto di inchiesta in cui il materiale descritto nella scheda è stato reperito. La denominazione di questo campo varia a seconda che il dato descritto costituisca una risposta ad una domanda del questionario (in questo caso la denominazione è "PuntoInchiesta") oppure sia stato reperito in margine all'inchiesta, costituisca cioè "materiale integrativo" e non costituisca risposta a una domanda (in questo caso la denominazione è "PuntoInchiesta*").
Nella banca dati dell'ALT sono stati registrati dati provenienti da tre tipi di inchieste:
O: inchiesta Originale, la prima, e spesso unica, inchiesta svolta in una data località;
I: inchiesta Integrativa, ovvero inchiesta volta ad integrare i materiali raccolti in precedenza con una inchiesta di tipo "O" condotta sulla base di una prima versione ridotta del questionario;
B: inchiesta ripetuta ("Bis"), ovvero duplicazione di un inchiesta di tipo "O".
La denominazione di questo campo varia a seconda che la scheda contenga risposte alle domande del questionario ("TipoInchiesta") o materiale integrativo ("TipoInchiesta*").
Contiene la sigla identificativa della domanda del questionario a cui la scheda si riferisce. La denominazione di questo campo è varia: "Domanda" indica la domanda di cui il dato linguistico descritto nella scheda costituisce risposta, mentre "Domanda*" indica la domanda che definisce, in modo più o meno perspicuo, l'ambito di pertinenza del materiale integrativo descritto nella scheda.
Sigle identificative delle domande
La sigla identificativa della domanda è costituita da un codice numerico, talora accompagnato da sigle (alfabetiche e non) indicanti:
sottodomande, ad esempio 1a, 1b, 1c, etc.;
domande correlate, ad esempio 272B (dove "B" sta per Bis), 272T (dove "T" sta per Ter);
domande sdoppiate, in quanto richiedenti due risposte distinte: sono marcate rispettivamente con apice (') e doppio apice ("); ad esempio, le domande 15' 'lampeggiare' e 15" 'lampo'.
Una scheda che includa questo campo corrisponde a una nota che può trovarsi in associazione a materiali sia canonici (ovvero risposte a domande del questionario) sia integrativi. Questo campo convoglia informazione relativa al tipo di nota contenuta nella scheda. Vengono distinte note di tipo:
N: nota che raccoglie descrizioni ed annotazioni più svariate o rinvio ad altri luoghi dell'inchiesta;
F: nota contenente Fraseologia.
La presenza di questo campo in una scheda indica che il suo contenuto costituisce materiale integrativo, cioè raccolto a latere dell'inchiesta. Quando presente, al campo "MatIntegrativo" è assegnato come valore un asterisco (*).
I campi Informatori contengono le sigle che identificano gli informatori che hanno fornito l'attestazione linguistica descritta nella scheda. A seconda della competenza dichiarata, gli indicativi degli informatori sono memorizzati in campi distinti:
"InformatCAtt."/"InformatCAtt.*": campi Informatori_in_competenza_Attiva, che specificano gli informatori che hanno dichiarato sia di conoscere sia di usare attivamente la forma riportata nella scheda;
"InformatCPass."/"InformatCPass.*": campi Informatori_con_competenza_Passiva, che riportano coloro che hanno dichiarato di conoscere ma di non fare, o di non fare più, uso del dato linguistico descritto nella scheda.
Le denominazioni dei campi Informatori variano a seconda che la scheda contenga risposte alle domande del questionario ("InformatCAtt." e "InformatCPass." rispettivamente) o materiale integrativo ("InformatCAtt.*" e "InformatCPass.*").
La sintassi seguita nella compilazione dei vari campi Informatori è la stessa in tutti i casi. La virgola separa gli identificatori col valore di 'e': 1,5,9 significa ad esempio che l'attestazione è stata fornita dagli informatori 1, 5 e 9. Inoltre, nei campi Informatori possono apparire le seguenti sigle:
f: indica l'uso frequente del termine riportato nella scheda;
r: indica l'uso raro del termine riportato nella scheda;
?: indica l'esitazione riguardo all'attestazione riportata nella scheda.
Queste specificazioni - r, f, ? - precedono immediatamente l'indicazione degli informatori, sia essa in forma individuale o di gruppo: il punto e virgola (;) stabilisce la fine del riferimento.
Sigle identificative degli informatori
Le sigle identificative degli informatori possono essere:
numeri, designanti gli informatori principali;
prime lettere dell'alfabeto, designanti informatori usati per verifiche o appoggio;
ultime lettere dell'alfabeto, designanti informatori occasionali o "di passaggio".
Nel caso eccezionale di due inchieste, Montelupo Fiorentino (78) e Volterra (116), nei campi Informatori di alcune schede possono comparire sigle alfabetiche che non si riferiscono a persone, ma a località: si tratta di schede che contengono attestazioni reperite mediante inchieste svolte nei sobborghi e registrate ogniqualvolta differiscano da quelle dell'inchiesta principale.
Si tratta di informatori per i quali non si dispone dei dati personali; i pochi dati di solito conosciuti, sesso o classe di età (giovane, anziano) sono direttamente desumibili dall'identificativo, come indicato nello schema che segue:
x: sesso femminile, anziano
X: sesso femminile, nessuna specificazione sull'età o comunque non anziano
y: sesso maschile, anziano
Y: sesso maschile, nessuna specificazione sull'età o comunque non anziano
z: sesso non specificato, anziano
Z: sesso non specificato, nessuna specificazione sull'età o comunque non anziano
Se gli informatori sono più di uno viene ripetuto l'indicativo; per esempio ZZ indica un gruppo di due o più persone delle quali si sa soltanto che sono giovani o almeno non anziane. Qualsiasi altra informazione che riguardi gli informatori occasionali, ove disponibile, è registrata in forma esplicita nel campo "CommentoRacc.".
Questo campo registra le forme ottenute in risposta alle domande del questionario (la denominazione del campo è in questo caso "Forma") o le attestazioni emerse a latere dell'inchiesta, i cosiddetti materiali integrativi (denominazione campo: "Forma*"). A ciascuna attestazione dialettale raccolta sul campo e registrata in questo campo sono associati diversi livelli di rappresentazione: in trascrizione fonetica, in traslitterazione ortografica o in forma normalizzata. Nella modalità di interrogazione avanzata della banca dati dell'ALT l’utente può selezionare la o le modalità di rappresentazione dei materiali dialettali più appropriata/e ai fini della propria ricerca.
Questo campo può contenere più attestazioni dialettali. Si danno i seguenti casi:
le attestazioni sono separate da una virgola, che segnala che le attestazioni riportate condividono tutte le informazioni contenute negli altri campi della scheda (ad esempio, definizione, codici d'uso etc.);
le attestazioni sono separate da "o", che segnala che le attestazioni riportate rappresentano risposte alternative di cui l'inchiesta non specifica quale sia quella effettivamente in uso;
più voci appaiono giustapposte senza separatori: ciò si verifica qualora siano forme flesse di uno stesso lemma; ad esempio il singolare e il plurale per i sostantivi, l'infinito e la terza persona oppure participio passato per i verbi.
Ogni forma può essere seguita da specificazioni di vario tipo:
L: che indica che la forma è emersa in conversazione libera;
?: che esprime il dubbio del raccoglitore dubbio riguardo alla risposta fornita.
Specificazioni di tipo morfologico
Questo tipo di specificazioni sono riportate solo quando la forma attestata sia flessa e non facilmente interpretabile. Segue la lista delle specificazioni che possono seguire l'attestazione dialettale:
1, 2, 3: persona del verbo
c: imperativo
F: femminile
I: impersonale
i: infinito
M: maschile
p: participio passato
P: plurale
S: singolare
Nei campi "codici" si raccolgono informazioni di vario tipo accomunate dal fatto di essere ricondotte a codici sintetici. I codici che eventualmente si trovino compresenti in un campo sono giustapposti, senza virgole o altro separatore e possono essere seguiti da specificazioni tra parentesi tonde ( ); tali specificazioni sono da ritenersi riferite al codice che precede immediatamente. Le specificazioni tra parentesi includono:
?: indica il dubbio che l'informazione espressa dal codice sia effettivamente riferibile all'attestazione riportata nella scheda;
i: specifica che la valutazione o l'informazione espressa dal codice che precede risulta esplicitamente indicata in termini univoci dal raccoglitore nell'inchiesta;
sigle identificative di informatori: questo tipo di specificazione indica chi, tra gli informatori che hanno fornito il dato linguistico oggetto della scheda, ha aggiunto la specificazione corrispondente al codice. Se il gruppo in questione coincide con quello risultante nei campi "Informatori", il codice non è seguito da alcuna specificazione;
specificazione rispetto alla valutazione espressa dal codice: questo tipo di specificazione, espresso mediante abbreviazioni il più possibile trasparenti, riguarda informazioni di varia natura, ad esempio il settore tecnico di appartenenza del termine (es. agricoltura, caccia), oppure la sua provenienza (es. chianino, lunigianese).
Gli ultimi due tipi di specificazioni possono combinarsi secondo la seguente sintassi:
(informatore/i: specificazione) - ad esempio, NT(3:lucch) è da leggersi come segue: l'informatore 3 valuta l'attestazione riportata nella scheda come NT (ovvero Non Tradizionale), ed in particolare come appartenente alla varietà lucchese;
(informatore/i: specificazione; informatore/i:specificazione) - gruppi di informatori diversi forniscono specificazioni diverse; ad esempio, NT(3:lucch;4:fior) è da leggersi 'gli informatori 3 e 4 valutano l'attestazione riportata nella scheda come Non Tradizionale; in particolare, informatore 3 la ascrive alla varietà lucchese, mentre 4 a quella garfagnina';
(+informatore/i:specificazione) - il codice è da attribuirsi a tutti gli informatori specificati nei campi relativi, ma la specificazione è dovuta solo ad alcuni di essi: ad esempio, NT(+3:lucch) è da leggersi 'tutti gli informatori che hanno fornito l'attestazione riportata nella scheda concordano nel valutarla come NT (ovvero Non Tradizionale); inoltre l'informatore identificato dal numero 3 specifica che tale attestazione è a suo parere appartenente alla varietà lucchese'.
Campo "Categoria Grammaticale"
In questo campo sono registrate le notazioni grammaticali listate nella tabella che segue:
Codice |
Legenda |
AA |
sequenza “avverbio-avverbio” (ad esempio sotto sotto) |
AG |
aggettivo |
AL |
allocuzione |
AV |
avverbio |
CG |
congiunzione |
CO |
collettivo |
ES |
esclamazione |
FE |
femminile |
GG |
sequenza “aggettivo-aggettivo” (ad esempio bagnato fradicio) |
IP |
impersonale |
LA |
locuzione avverbiale (ad esempio a poventa) |
LG |
locuzione aggettivale (ad esempio (persona) in ghingheri) |
MA |
maschile |
SA |
sintagma avverbiale (ad esempio unguanno passo) |
SG |
sintagma aggettivale (ad esempio molto bagnato) |
SI |
singolare |
SN |
sintagma nominale (ad esempio luna piena) |
SO |
sostantivo |
SS |
sequenza di sostantivi coordinati (ad esempio acqua e neve) |
SV |
codice usato sia per marcare i sintagmi verbali (es. piove a catinelle) sia per marcare in maniera più estensiva quelle risposte in cui il verbo costituisce una sorta di “testa” semantica in quanto ne identifica i tratti salienti (come nel caso della risposta freddo che pela, dove il verbo pelare fornisce il tratto semantico specifico richiesto dalla domanda) |
VE |
verbo |
VI |
verbo intransitivo |
VT |
verbo transitivo |
PL |
plurale |
La tipologia dei codici grammaticali usati è alquanto varia in quanto spazia da categorie morfosintattiche (nome, verbo, etc.) e specificazioni di genere e numero a categorie sintattiche di vario tipo (indicanti, ad esempio, la transitività per i verbi). Il codice della categoria grammaticale di appartenenza dell'attestazione è sempre specificato. La specificazione di doppia categoria grammaticale indica che la forma attestata risulta ambigua; si veda ad esempio il caso di SOAG (cioè sostantivo / aggettivo). La categoria grammaticale può anche essere integrata con l'informazione del genere e/o del numero del lemma, ad esempio SOFE (cioè sostantivo / femminile).
Questo campo contiene una valutazione dell'uso del termine attestato, convogliata dai codici che seguono:
AN: ANtiquato, antico;
DE: DEsueto, ormai fuori dall'uso ( DE implica sempre AN );
DI: in DIsuso, sta gradatamente uscendo dall'uso (DI non implica AN, quindi quando coesistano viene esplicitamente specificato);
NU: Non Usato (generico);
RE: REcente;
VU: Vitale Usato.
Ogni codice può essere seguito tra parentesi tonde dalla specificazione del tramite attraverso il quale il termine è giunto all'informatore: (nonni) ad esempio o più genericamente (anziani) per i codici AN, DI e DE, o all'opposto (giovani) nel caso del codice RE.
I codici usati per esprimere la connotazione delle attestazioni dialettali descritte nella scheda sono:
CN: Connotazione Negativa;
CA: Connotazione Affettiva;
CS: Connotazione Scherzosa;
CV: Connotazione Volgare;
CT: esiste una ConnoTazione ma non si evince di quale tipo.
Campo "Codice Registro linguistico"
La valutazione del registro linguistico di pertinenza di un termine viene espressa dai codici che seguono:
RB: Registro Basso, non controllato;
RI: Registro Informale, non controllato;
RM: Registro Medio, controllo relativo;
RF: Registro Formale, alto grado di controllo.
Il cumulo di più codici indica che il termine così annotato può essere usato in più livelli di comunicazione; ad esempio, RMRF significa che il termine è usato a livello alto e medio di comunicazione, ma ne è escluso l'impiego già nella conversazione informale.
Questo campo registra l'attribuzione, da parte degli informatori, del termine descritto nella scheda ad una specifica varietà linguistica, espressa mediante i codici che seguono:
DA: DiAlettale (solo quando specificato nell'inchiesta);
IT: ITaliano; può essere seguito, tra parentesi, dalla specificazione del veicolo o del contesto del termine italiano, del tipo scuola, negozio, novella o simili;
NT: Non Tradizionale; può essere seguito dalla specificazione tra parentesi tonde della zona in cui gli informatori localizzano la provenienza del termine;
TO: TOscano;
TR: TRadizionale.
IS: che indica che il termine con cui è formulata la domanda, assunto come Italiano, risulta Sconosciuto.
A questo campo sono rinviati i codici che seguono:
EU: EUfemismo;
GE: GEnerico; questa indicazione è da intendersi sia in senso assoluto sia in rapporto alla eventuale strutturazione semantica proposta dal questionario;
LC: Limitazione di Contesto, ovvero la forma registrata nella scheda occorre solo in particolari contesti, memorizzati - ove possibile - in note di tipo fraseologico; qualora non sia riportato il contesto ma ne sia semplicemente definito la natura, tale definizione segue tra parentesi: per esempio, LC(proverbio);
TS: TraSlato, solo se indicato nell'inchiesta;
TP: ToPonimo, intendendo una categoria abbastanza elastica da comprendere anche gli idronimi.
Campo "Codice Utenza linguistica"
I codici riportati in questo campo indicano che l'attestazione è riferita all'uso di un gruppo sociale o socioculturale, o comunque ad un ambito ristretto. Segue la tipologia dei codici usati:
RU: RUstico, dei contadini;
IF: InFantile, usato nella comunicazione con i bambini;
TG: Termine Gergale, può essere seguito dalle specificazioni relative al tipo di gergo;
TL: Termine Letterario, può essere seguito tra dalla specificazione del genere;
TT: Termine Tecnico, può essere seguito dalla specificazione del linguaggio specializzato a cui appartiene.
In questo campo sono riportate indicazioni inerenti il referente, ovvero l'oggetto indicato dal termine attestato nella scheda o comunque la realtà da esso designata. Tali indicazioni sono sintetizzate mediante i codici che seguono:
NI: il referente, generalmente pianta o animale, Non è stato Identificato; tale codice è associato all'assenza di risposta;
OD: il referente, ovvero l'Oggetto, è caduto in Disuso;
ON: il referente, ovvero l'Oggetto, Non è tradizionale o si manifesta raramente nel punto di inchiesta; può essere seguito dalla specificazione della zona di cui è considerato tipico;
OR: il referente, ovvero l'Oggetto, è di Recente introduzione;
OS: il referente, ovvero l'Oggetto, è Sconosciuto; tale codice è associato all'assenza di risposta;
OT: il referente, ovvero l'Oggetto, è Tradizionale nel punto.
In questo campo, che ha denominazioni diverse a seconda che si tratti di risposte a domande del questionario (in questo caso è "Descrizione") o di materiale integrativo ("Descrizione*"), è riportata una descrizione sommaria del significato associato alla/e forma/e riportate nel campo Forma. A seconda del tipo di materiale o di domanda, tale descrizione può essere completa o parziale:
una descrizione completa si ha nel caso di risposte a domande semasiologiche, e nel caso di materiale integrativo;
una descrizione parziale può aversi nel caso di domande onomasiologiche, quando la risposta sia stata corredata di ulteriori specificazioni semantiche che caratterizzano e distinguono il dato descritto nella scheda rispetto alla domanda di cui costituisce risposta.
Ad una stessa forma o insieme di forme possono essere associate diverse descrizioni: in questo caso, il punto e virgola (;) svolge la funzione di separatore. Nel testo della descrizione possono comparire termini dialettali in trascrizione fonetica (riportati tra parentesi uncinate). Un caso particolare è costituito dalla presenza nel campo descrizione di un semplice punto interrogativo ?: ciò si verifica nel momento in cui l'informatore, testimone nei termini di una semplice competenza passiva del termine riportato nel campo Forma, dichiara di non conoscerne il significato pur avendolo sentito usare.
Per facilitare l'utente che abbia interessi di tipo etnografico, è stato inserito un campo che segnala, all'interno di una data scheda, la presenza di materiali utili ai fini di ricerche di questo tipo. Tale campo può contenere i seguenti codici:
e: indica la rilevanza da un punto di vista etnografico del materiale descritto nella scheda;
et: segnala la presenza di materiali in trascrizione fonetica utili a una ricerca etnografica.
Non hanno questa segnalazione i materiali ottenuti a margine dell'inchiesta (i materiali integrativi) o reperiti in risposta a domande già in partenza marcate come di interesse etnografico nella scheda che ne riporta il testo. In ogni caso, tale segnalazione è del tutto indicativa e non è da considerarsi esaustiva.
In questo campo vengono riportate attestazioni fraseologiche di varia natura (che vanno da tipici contesti di uso delle voci indagate a proverbi, detti e brevi etnotesti) che come tutti i materiali dialettali dell'ALT presentano una rappresentazione multi-livello : in trascrizione fonetica, in traslitterazione ortografica o in forma normalizzata. La marca D, talora specificata di seguito, segnala che l'attestazione riportata è un proverbio o un modo di dire, comunque un topos. Alla fraseologia registrata può seguire una spiegazione del suo significato la quale varia dalla "traduzione" all'indicazione di elementi chiarificatori.
Poiché anche i materiali integrativi possono offrire fraseologia a vario titolo, anche in questo caso vengono distinti due campi: "Fraseologia" per la fraseologia legata ai materiali ottenuti in risposta a domande del questionario e "Fraseologia*" per quella legata ai materiali integrativi.
In questo campo vengono raccolte annotazioni di vario genere utili alla valutazione delle risposte a una o a gruppi di domande o di elementi di lessico attestati a latere, ovvero al loro chiarimento o ancora alla illustrazione del contesto culturale di cui sono frutto. Poiché questo tipo di notazioni possono riferirsi sia a risposte canoniche sia a materiali integrativi, vengono distinti due campi: "Nota" per i materiali ottenuti in risposta a domande del questionario e "Nota*" per i materiali integrativi.
Nel testo della nota possono comparire termini dialettali in trascrizione fonetica (che dovrebbero essere a loro volta registrati nel campo Forma di una relativa scheda).
Questo campo, denominato nella scheda "Confronta", contiene la segnalazione di rinvio ad altre attestazioni presenti nell'ambito di un'inchiesta. Il rinvio fornisce le coordinate della/e scheda/e a cui si fa riferimento costituite da:
l'indicativo numerico del punto di inchiesta (suffissato con il tipo di inchiesta se diverso da O);
il numero della domanda (eventualmente seguito da * se si tratta di materiale integrativo);
il tipo della nota (se di nota si tratta);
nel caso di rinvio ad una scheda singola sono specificati anche gli informatori (gli informatori in competenza passiva sono preceduti dalla marca "p");
se l'indicazione degli informatori non è sufficiente a identificare univocamente l'attestazione, è riportata la risposta stessa.
La funzione di separatore tra i vari parametri è svolta dai due punti ( : ). Ad esempio, "cfr 54B:121:1,3-6" significa che il rimando è da farsi con la scheda che riporta la risposta degli informatori 1,3,4,5,6 dell'inchiesta 54 di tipo Bis alla domanda 121.
In tale campo sono registrati commenti del raccoglitore, utili per una corretta decodifica dell'attestazione contenuta nella scheda e che si caratterizzano perciò per uno stretto legame con la forma attestata. Questo spazio è stato ad esempio utilizzato per segnalare che il termine è stato suggerito agli informatori; oppure per rendere esplicite nei termini in cui sono fornite dall'inchiesta le informazioni che la pre-edizione ha sintetizzato in forma di codici, o altro ancora.
Questo può essere definito come un campo "di servizio", utile da visionare solo per una ricerca particolarmente raffinata: serve sostanzialmente per ricostruire, ripercorrendo i passi del processo di pre-edizione, l'inchiesta come è stata trascritta dal raccoglitore, in ogni minimo dettaglio.
Fra le varie annotazioni, compaiono le seguenti formule fisse:
"Ex nota dom XXX": il materiale contenuto nella scheda corrente era stato originariamente annotato dal raccoglitore in forma di nota alla domanda XXX;
"Ex testo dom", "Ex testo dom XXX": il materiale oggetto della scheda era riportato in risposta alla domanda corrente (nel primo caso) oppure alla domanda XXX (qualora il numero della domanda sia menzionato esplicitamente come nel secondo caso);
"Desunto da" seguito dalle coordinate di una scheda: il termine schedato è stato desunto da un testo o altra attestazione complessa;
"Definizione ricostruita in fase di pre-edizione": la definizione è stata ricostruita in base ad elementi forniti dall'inchiesta;
"SV cfr originale": è stata operata una selezione tra più varianti formali della medesima risposta - solo nel caso in cui le varianti siano più di tre - che ha portato alla registrazione della/e variante/i più significativa/e, più coerente/i con la globalità dell'inchiesta.