Analisi ed elaborazioni con tecniche di visual analytics sul Carteggio Galileiano: i materiali testuali
L'Istituto di Linguistica Computazionale "Antonio Zampolli" ha un accordo di collaborazione scientifica con l'Istituto di Storia della Scienza di Firenze e Museo Galileo di Firenze. Nell'ambito delle attività che caratterizzano la collaborazione, ha avuto un ruolo predominante il lavoro di recupero e standardizzazione di tutti i testi che compongono la biblioteca di Galileo.
Il materiale testuale sottoposto ad analisi è composto da testi antichi, risalenti alla prima metà del 1600, il cui contenuto è costituito prevalentemente da dissertazioni scientifiche in forma di dialogo. L’intero corpus appartiene alla biblioteca di Galileo che si trova a Firenze presso il Museo ed Istituto di Storia della Scienza di Firenze. Si tratta di oltre 500 opere che Antonio Favaro, il massimo studioso di Galileo, ha individuato come appartenute alla biblioteca privata del grande scienziato. La raccolta contiene tutte le sue opere, ma anche quelle di scienziati contemporanei di Galileo che lui stesso ha commentato.
Il corpus scelto per la sperimentazione fa parte dei 20 volumi della “edizione FAVARO”, così è conosciuta la biblioteca di Galileo, di cui ben 8 sono dedicati alla numerosa corrispondenza che Galileo ha intrattenuto con personalità del suo tempo. Si tratta di più di 4200 documenti, lettere che Galilei ha scritto e ricevuto durante la sua vita, ma anche lettere di altri autori che sono state ritenute importanti per comprendere a fondo il contesto storico-scientifico dell’epoca.
Questo materiale è interessante sotto diversi aspetti: