Analisi ed elaborazioni con tecniche di visual analytics sul Carteggio Galileiano

Il corpus testuale

Il “Carteggio” di Galileo, come viene definito nell'Edizione Nazionale curata da Antonio Favaro, annovera oltre 4200 lettere scritte e ricevute da Galileo ma anche lettere che personalità del tempo hanno scritto e ricevuto nello stesso periodo e che, nella ricostruzione fatta da Favaro, sono state ritenute importanti testimonianze del pensiero dell'epoca o che riportano fatti ed eventi legati a Galileo Galilei. Ai fini della realizzazione del progetto sono state estratte le sole lettere appartenenti al volume XV dei totali venti che costituiscono l'edizione Favaro.


La struttura delle lettere

Il campione preso in esame è costituito quindi da 462 lettere di vari autori, relative ad un arco temporale che va da gennaio 1633 alla fine di dicembre dello stesso anno. La scelta di questo volume è strategica alla luce di fatti storici quali la pubblicazione del "Dialogo Sopra i Due Massimi Sistemi del Mondo" del 1632 e del successivo processo e condanna di Galileo da parte dell'Inquisizione.

Ogni lettera è suddivisa in campi quali:

  • Titolo
  • Destinatario
  • Destinazione
  • Mittente
  • Data e luogo di spedizione della lettera
  • Conservazione
  • Contenuto

Esistono poi informazioni recuperabili come: lingua della lettera, dimensione del testo, presenza di note.


Dati informativi sui contenuti del volume XV

I personaggi che costituiscono mittenti e destinatari sono 141, comprensivi dell'autore ignoto che in alcune lettere è indicato con "...". La corrispondenza più interessante riguarda le amicizie di Galielo con altri scienziati e studiosi suoi coetanei e con dignitari ecclesiastici e granducali del tempo. Corrispondenza che il grande lavoro di Favaro è riuscito a ritrovare e catalogare. Tra i principali mittenti troviamo:

  • Geri Bocchineri addetto alla segreteria del Granduca di Toscana, amico e fratello della moglie del figlio di Galileo, Vincenzio, è mittente di ben 49 lettere nell'anno 1633;
  • Suor Maria Celeste, al secolo Virginia Galilei, figlia di Galileo è mittente anch'ella di 49 lettere, tutte indirizzate al padre;
  • Francesco Niccolini, già ambasciatore a Roma e gentiluomo della corte di Ferdinando II, amico di Galileo è mittente di ben 46 missive nel 1633.

Tra i destinatari è predominante la presenza di Galileo con 270 lettere ricevute, ma anche Antonio Barberini, cardinale romano nipote di papa Urbano VII, e Andrea Cioli, segretario granducale, sono destinatari di una cospicua corrispondenza nell'anno in esame.