Digesto

Consultazione Digesto

Istituto di Linguistica Computazionale "Antonio Zampolli" ILC-CNR

La struttura dell'Opera

I Digesti sono composti da cinquanta libri. Questi, eccetto i libri 30-32, sono divisi in titoli che hanno ciascuno una rubrica. I Titoli comprendono uno o più frammenti tratti da testi dei giuristi c.d. classici; inizialmente era stato previsto che fossero solo quelli muniti di ius respondendi (cfr. Const. Deo auctore 4; D. 1,2,2,49), ma questo limite fu superato, e Giustiniano sottolinea, poi, con lieve esagerazione, che vennero sottoposti alla selezione duemila libri per tre milioni di righe, riducendoli alle centocinquantamila righe di una vasta antologia di frammenti tratti da tali libri (Const. Tanta-Δέδωκεν/Dédōken 1).
Il giurista autore, il titolo dell’opera e il libro di essa sono puntualmente indicati nella inscriptio (quando un fr. è dello stesso giurista del fr. precedente, viene indicato che è lo stesso: idem, ma in questo testo, per comodità di consultazione, si ripete anche il nome del giurista).
Il frammento, per lo più, è stato diviso in paragrafi, e la parte iniziale è designata come principium a cui segue il par. 1 ecc.

I cinquanta libri sono divisi in sette parti:
prima parte i πρῶτα/prôta , libri 1-4;
seconda parte de iudiciis, libri 5-11;
terza parte de rebus, libri 12-19;
quarta parte umbilicus, libri 20-27;
quinta parte de testamentis, libri 28-36;
sesta parte, libri 37-44;
settima parte, libri 45-50.

Nella citata Const Tanta viene sottolineato che questa divisione «non è stata fatta a caso né senza ragione, ma considerando la natura e la scienza dei numeri». Per l’ordine espositivo, il fr. D. 1,5,2, ci dice che «tratteremo dapprima dello stato delle persone e, dopo, degli altri temi seguendo l’ordine dell’editto perpetuo e congiungendoli in titoli pertinenti e connessi, come lo permette la materia».
I Digesti, ora, si citano usualmente con l'abbreviazione D., il numero del libro, del titolo, del frammento, e, se questo è suddiviso in paragrafi, del paragrafo che, se è il primo, si abbrevia pr.; cioè, ad es., D. 7,1,58,1. In età anteriori si indicavano il frammento, detto anche 'legge', e il paragrafo, poi l’abbreviazione D. e il numero del libro e del titolo, cioè fr. (o l.) 58 § 1 D. 7,1; e in età medievale, si indicavano le parole iniziali del frammento, del paragrafo e il titolo, mentre, in luogo di D., si utilizzava ff., corruzione di Π, cioè l. defuncta § Sempronio ff. de usu fructu.

S. Schipani, Premessa, in Iustiniani Augusti Digesta seu Pandectae. Testo e traduzione, I, 1-4, a cura di S. Schipani, Milano, 2005, VII ss.


I criteri di traduzione

Il Gruppo di lavoro della revisione ha lavorato sulla base dei criteri generali seguenti:

  • aderenza alla prospettiva giustinianea di lettura del testo; di ricostruzione, in ogni caso, di un significato del testo, anche se questo ci è pervenuto in forma sconnessa;
  • tendenziale uniformità della traduzione delle stesse parole, se cariche di un significato tecnico;
  • "pulizia terminologico-concettuale" secondo una "strategia" di cura della massima possibile aderenza al testo latino, soprattutto in relazione ad una serie di termini, a talune forme di elaborazione del ragionamento, che abbiamo ritenuto particolarmente rilevanti, e la cui riproduzione non violasse un uso della lingua italiana corretto, non ostacolato da "arcaismi", ma nello stesso consapevole delle implicazioni di talune scelte "modernizzanti";
  • autolimitazione a non voler realizzare una "parafrasi", che interpretasse e spiegasse il testo, ma la traduzione di questo, anche se ciò comporta la permanenza del suo carattere di testo arduo, per la sua densità, sinteticità e intrinseca contenutistica complessità.

Riferimenti:
S. Schipani, Primo rapporto sulla attività della ricerca: “Il latino del diritto e la sua traduzione. Traduzione in italiano dei Digesta di Giustiniano, in SDHI, 60, 1994 [ma 1996], Studi in Memoria di G. Lombardi, 553 ss.
S. Schipani, Intervento di sintesi, in Scientia iuris e linguaggio nel sistema giuridico romano. Atti del Convegno di Studi. Sassari 22-23 novembre 1996, a cura di F. Sini-R. Ortu, Milano 2001, 236


I curatori

Libri 1-27
a cura di Sandro Schipani con la collaborazione di Lelio Lantella
Libri 28-32
direzione di Sandro Schipani con la collaborazione di Lelio Lantella a cura di Aldo Petrucci e Antonio Saccoccio Libri 33-34
direzione di S. Schipani, a cura di Aldo Petrucci e Antonio Saccoccio