Digesto

Consultazione Digesto

Istituto di Linguistica Computazionale "Antonio Zampolli" ILC-CNR

Il progetto

I Digesta, le Iinstitutiones e il Codex di Giustiniano e dei suoi giuristi costituiscono il momento conclusivo dell’età della formazione del sistema del diritto romano e la base del suo posteriore sviluppo fino a noi.

La ricerca interuniversitaria cofinanziata dal MIUR: “Traduzione dei Digesta di Giustiniano: lessico giuridico, storia e dogmatica”, diretta da S. Schipani, con la collaborazione di L. Lantella, ha avuto la propria Unità centrale inizialmente presso l’Università di Roma “Tor Vergata” e successivamente presso l’Università di Roma “La Sapienza” e si è proposta l’obbiettivo scientifico-teorico di individuare-analizzare, suggerire impostazioni per risolvere i problemi di varia natura (semantica, sintattica, giuridica in senso lato, giuridico dogmatica) che si incontrano nel tradurre fonti giuridiche romane e, indirettamente, nel tradurre fonti giuridiche del sistema del diritto romano che di quelle sono sviluppo e accrescimento.

La ricerca si è avviata proponendosi altresì (in stretto collegamento con l’obbiettivo teorico e quale banco di prova dello stesso) l’obbiettivo tecnico-concreto della traduzione in lingua italiana dei Digesta di Giustiniano e dei suoi giuristi.

Essa ha inoltre previsto la predisposizione di un programma di consultazione informatizzata della traduzione attraverso programmi di codifica e creazione dell’archivio testuale dei Digesta in latino e della traduzione in italiano con il sistema di analisi testuale DBT (Data Base Testuale).

Lo strumento, sviluppato da Eugenio Picchi presso l'Istituto di Linguistica Computazionale "Antonio Zampolli" del CNR di Pisa, permette l’interrogazione contrastiva dell'archivio parallelo.

Le ricerche sono possibili sia partendo dal latino che dall'italiano. Nella recente revisione del sistema all'interrogazione per parola/lemma si affianca quella per elemento strutturale del libro (titolo, frammento e paragrafo).


Gli obiettivi

Mettere nuovamente i Digesti nella mani dei giuristi non specialisti di Diritto romano, siano essi studiosi, siano operatori del diritto: avvocati, magistrati, notai, ecc; o, come studenti, si preparino ad esserlo. Circa cento anni fa fu realizzata una edizione tascabile dei Digesti proprio per la "comodità degli avvocati e dei giudici, che li potessero portare in udienza". Oggi, questa traduzione in italiano, dopo un secolo di "esclusione dei non addetti ai lavori", torna a porre i Digesti nelle loro mani.
Leggere lo stesso codice in tanti Paesi diversi in lingue diverse, con il comune possibile riferimento allo stesso testo originario, fa entrare in una stessa problematica e in una unica logica di verificabilità del ragionamento giuridico, sulla base di comuni principi che si accrescono nel processo di un diritto che ha posto al suo centro gli uomini e la loro uguaglianza. Questa prospettiva giuridica e politica di un diritto comune per tanti Paesi, ha lo scopo di raggiungere un numero sempre maggiore di lettori e di diffondere e valorizzare tale patrimonio storico-culturale.

La consultazione su pc, tablet o smartphone e anche in lingua italiana, non solo torna a facilitare la sua lettura da parte dello studioso, ma la rende disponibile ad una platea più ampia e articolata di utenti, offrendo modalità di fruizione dei contenuti in linea col progresso tecnologico.
Il sito web permette la consultazione del testo latino e della sua traduzione in italiano, dei libri sino ad ora tradotti e offre più chiavi di accesso ai testi:

  • per parola, per lemma e per composizione di entrambi con operatori logici, formulabili sia in latino che in italiano;
  • per paragrafo, frammento, titolo;
L’accesso al testo attraverso i termini-concetti è un invito a riflettere sulle radici degli odierni sviluppi e su quelli possibili del nostro attuale sistema giuridico.
La consultazione dei contenuti si arricchisce della possibilità di leggere e di scaricare liberamente i file in formato PDF relativi alle porzioni di testo interrogabili. Ad esclusione dei libri 30,31 e 32 che hanno una suddivisione legata alla necessità di avere una dimensione gestibile del file pdf, gli altri libri hanno prodotto tanti file pdf quanti son i Titoli contenuti.

La fonte

Per quanto riguarda il testo latino, si precisa che si tratta di quello della editio minor dei Digesta a cura di Th. Mommsen-P. Krüger, editio stereotypa duodecima, 1911, disponibile anche in altri siti, rivisto in collaborazione con il C.I.R di Catania e con il Gruppo di ricerca BIA.

Quando, nella traduzione, si è preferito seguire un emendamento a tale testo proposto nell’apparato critico dell’edizione predetta, o dell’editio maior di Th. Mommsen, o da altri autori di edizioni critiche del testo stesso, abbiamo recepito l’emendamento nel testo latino posto a fronte della traduzione, che quindi, sul punto, differisce dalla menzionata edizione di riferimento ed è, peraltro, quello effettivamente tradotto. Qualora nella traduzione si siano introdotte altre variazioni, queste sono indicate, e, in particolare, se comportano aggiunte, queste sono poste fra < >. Non sono poste fra < > le parole aggiunte nel testo italiano solo per le esigenze di esplicitazione proprie della lingua italiana, e che non comportano alcun intervento di ordine interpretativo.

Nella pubblicazione su supporto cartaceo (ed. Giuffré), è dato conto, in nota, di ciascuna scelta riferendo il testo presente nella sopra citata edizione di riferimento e la fonte da cui deriva il nostro emendamento.